GRUPPI DI TERAPIA E GRUPPI DI PAROLA
Perché il gruppo?
Come esseri umani siamo da sempre naturalmente immersi in diversi gruppi: la famiglia, il gruppo classe, le persone dello stesso ufficio o gruppo sportivo… Il gruppo è di fatto una costante nella vita di tutti noi. A volte sentiamo questi gruppi come importanti risorse, mentre in alcuni casi ci mettono in difficoltà. All’interno del gruppo viviamo esperienze arricchenti, fonte di sostegno, contatto e condivisione; talvolta possono anche essere difficili da abitare, quando viviamo esperienze in cui il contatto con l’altro è complesso, traumatico, angosciante, conflittuale.
All’interno dell’Istituto di Psicosomatica Integrata, i professionisti sono formati ad un approccio gruppale, mirato al sostegno del benessere e alla cura della sofferenza del paziente.
Il lavoro di conduzione del gruppo non può essere improvvisato proprio perchè, essendo molto potente, richiede competenze specifiche per gestirlo correttamente in modo che ne sia sfruttato il potenziale terapeutico, pur mantenendolo un luogo sicuro e protetto.
Di quali gruppi ci occupiamo?
Gruppi di terapia
Più classicamente intesa psicoterapia in contesto di gruppo (leggi di più qui) con un obiettivo clinico e trasformativo a lungo termine.
Gruppi di parola e/o formazione
Sono percorsi con un numero di incontri predeterminati volti a lavorare su tematiche specifiche (es. gruppi per genitori che vogliono acquisire più competenze tecniche e personali - digitale, emozioni, adolescenza, malessere figli..)
Il gruppo può essere utilizzato in modo trasformativo e prezioso in molteplici contesti. Sia che si tratti di gruppi di parola, di formazione o di psicoterapia il gruppo costituisce un contesto di grande arricchimento attraverso sostegno, scambio, confronto e ascolto.
Perché il gruppo mi fa paura?
L’idea di trovarci dentro a un gruppo suscita comunemente emozioni contrastanti. È frequente provare una sorta di ambivalenza in merito, poiché l'esposizione all'interno del gruppo può facilmente generare timori riguardo al possibile giudizio e alla critica degli altri partecipanti, così come preoccupazione per eventuali conflitti interpersonali.
Il gruppo rappresenta un ritorno alla nostra natura primordiale, riattiva dinamiche inconsce potenti. Partecipare a un percorso di gruppo può spaventare maggiormente rispetto alla terapia individuale, poiché nei rapporti uno-a-uno abbiamo una percezione di maggiore controllo.
Tuttavia, superando lo scoglio dell’iniziale timore, accompagnati in un contesto protetto, il gruppo permette di attivare trasformazioni profonde.
Terapia di gruppo
Come funziona una terapia di gruppo?
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Qual è la frequenza degli incontri?
Le sedute si svolgono solitamente ogni settimana o ogni due settimane, con una durata che va da 1 ora e mezza a 2 ore circa. -
Da quante persone è composto?
La dimensione del gruppo può variare, solitamente comprende da un minimo di sei a un massimo di dodici partecipanti. -
Da chi è composto?
La composizione del gruppo può essere omogenea, dunque accogliere pazienti con problematiche simili (es. sintomi simili, fase di vita, età..) oppure eterogenea, dove ciascun partecipante vive una situazione clinica e/o sintomi unici rispetto agli altri. -
Quanto dura?
Non esiste un termine prestabilito della terapia. La conclusione del percorso può avere tempi diversi per i singoli membri a seconda delle specifiche esigenze e viene valutata costruita insieme al gruppo stesso, con l’aiuto del conduttore. Spesso, si inseriscono nuovi membri a gruppo già avviato in sintonia con il completamento del percorso terapeutico degli altri partecipanti e in accordo con il terapeuta. -
Come si accede a un gruppo di terapia?
L'accesso alla psicoterapia di gruppo è sempre preceduta da una fase di consultazione individuale con il terapeuta, durante la quale vengono discusse le modalità e le implicazioni di una terapia di questo tipo, i benefici che può apportare, ma anche timori e resistenze che attiva.
Quali sono le regole del gruppo?
Il gruppo di terapia è un contesto protetto, tutelato da due principi fondamentali ai quali ogni partecipante si impegna ad aderire.
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Riservatezza: ogni paziente si impegna a mantenere la riservatezza sulle informazioni condivise dagli altri membri, garantendo che non vengano divulgate all'esterno del gruppo.
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Assenza di giudizio: la sospensione del giudizio crea un ambiente sicuro in cui ci si sente liberi di essere autentici e sinceri, senza il timore di essere giudicati o criticati.
In che modo il gruppo è terapeutico?
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Attraverso il gruppo è possibile diventare consapevoli del proprio modo di relazionarsi: molti problemi di cui soffriamo nella nostra vita hanno a che fare con le nostre relazioni, familiari, amorose, lavorative, ecc. Spesso involontariamente replichiamo schemi disfunzionali, di cui poi soffriamo. Il gruppo fa da specchio su come ci muoviamo con l’altro e aiuta a scardinare la dinamica.
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Il gruppo diventa un contesto protetto dove imparare a comunicare e a gestire il conflitto.
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Sentendosi “sulla stessa barca” e avendo una “comunità” a cui rivolgersi per sostenersi reciprocamente nello sforzo condiviso, i membri del gruppo riducono l’isolamento e la solitudine.
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All’interno del gruppo si dà e si riceve aiuto reciprocamente: ciò aiuta a riattivare e a sviluppare le proprie competenze, sostenendo la crescita. Nel gruppo è possibile condividere le modalità attraverso cui ciascuno affronta e supera situazioni complesse e sfidanti.
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Il gruppo trae beneficio dall'evoluzione di ciascun membro, poiché i successi individuali generano un impatto positivo sull'intera collettività gruppale, infondendo speranza e rafforzando il senso di unità.
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Condividere apertamente esperienze, timori e aspettative permette di normalizzarli e rielaborarli insieme agli altri partecipanti dando loro nuovi significati.
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Le storie personali toccano le corde emotive degli altri membri del gruppo generando un'empatia e risonanza profonda.